Come mangiare a digiuno per evitare di recarsi al pronto soccorso. Il consiglio del dottor Tudor Ciuhodaru
Il medico Tudor Ciuhodaru, che sostiene l’adozione della legge per l’insegnamento dell’educazione sanitaria (comprese nozioni di primo soccorso ed educazione alimentare) in tutte le scuole della Romania, offre alcuni consigli legati all’alimentazione durante il digiuno.
Il dottor Tudor Ciuhodaru menziona i rischi del post:
“1. Il digiuno rigoroso, senza tener conto delle condizioni individuali, può favorire, innescare o complicare l’evoluzione di diverse condizioni patologiche preesistenti.
2. Sono comuni stati lipotimici e spasmofilia che si verificano dopo un periodo di grave restrizione alimentare, possibilmente associati a determinati stati fisiologici.
3. C’è anche il rischio che la dieta ipercalorica crei problemi, soprattutto alle signore e alle signorine, dopo questo periodo.
4. L’aumento dei costi di una dieta corretta durante il digiuno può creare molti altri problemi”.
Ecco come viene eseguito correttamente il digiuno!
“B. Nello specifico – una dieta equilibrata – deve rispettare 5 cose essenziali:
1. includere proteine vegetali, da soia, patate, cereali integrali, frutta per carboidrati, lipidi da oli vegetali, noci, semi, nonché vitamine, ottenute principalmente da frutta e verdura fresca;
2. da adattare caloricamente ai fabbisogni dell’organismo, aumentati in caso di sforzo fisico intenso o di gravidanza;
3. non eccedere i fabbisogni individuali, attraverso eccessi alimentari o alimenti ricchi di calorie (cioccolato, marmellata, noci, fagioli);
4. tenere conto delle condizioni metaboliche (diabete) o neuropsichiche (nevrosi o depressione) associate;
5. rispettare l’orario dei pasti per evitare ipoglicemia.
Nota:
1. L’opzione più economica e comune è il consumo di alimenti a base di carboidrati: patate, pasta, pane, derivati del mais. Molto richiesti in questo periodo sono anche i prodotti che sostituiscono gli alimenti di origine animale (patè di verdure, soia, formaggi vegetali) oppure verdure, insalate o frutta fresca, ma sono molto più costosi.
2. Consigliamo una dieta che tenga conto dell’età, dell’attività fisica, dello stato fisiologico e delle condizioni preesistenti, eventualmente consultando un nutrizionista, per non finire in ospedale”, consiglia il dottor Tudor Ciuhodaru.