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Dorel la trattava crudelmente. L’uomo ha lanciato una lattina di birra e il gesto gli è costato 5mila euro e la pena detentiva con sospensione della pena

doză de bere
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Dorel L., un uomo del villaggio di Butani, contea di Bihor, è stato condannato a pena detentiva con sospensione della pena e costretto a risarcire danni morali per un importo di 5.000 euro per aver lanciato una lattina di birra in testa a un gendarme chiamato a calmarlo giù.

La sera del 17 gennaio 2022, in stato di ebbrezza, l’uomo ha provocato uno scandalo in una sala giochi, e la situazione è stata denunciata chiamando il 112, riferisce .

Arrivati ​​sul posto, un gendarme e un poliziotto non sono riusciti a calmare Dorel. L’uomo ha iniziato a imprecare contro le forze dell’ordine, e ad un certo punto ha colpito alla testa con una lattina di birra il gendarme, che gli chiedeva i documenti.

Dorel è stato immediatamente ammanettato e portato al quartier generale della polizia di Alesd. Alla fine il caso finì in tribunale.

I magistrati hanno condannato l’uomo a 6 mesi di reclusione con sospensione della pena, sotto controllo di pena per una durata di 2 anni.

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Inoltre, Dorel è stato obbligato a svolgere lavoro volontario nel municipio di Măgesti o Aştileu per un periodo di 60 giorni e a seguire un programma di reinserimento sociale gestito dal Servizio di libertà vigilata di Bihor.

Il tribunale ha anche parzialmente ammesso le domande civili avanzate dal gendarme aggredito, che ha chiesto al suo aggressore un risarcimento morale di 10.000 euro, oltre al pagamento delle spese dell’avvocato.

Più precisamente, Dorel dovrà pagare all’uomo di legge 5.000 euro, più spese processuali per un importo di 3.000 lei.

“L’imputato ha violato in modo inammissibile il rispetto dovuto alle autorità statali e ai funzionari che esercitano in esse un’attività, ledendo la dignità, l’onore e il prestigio della professione di parte civile. Il fatto commesso denota l’audacia dell’imputato, così come l’ignoranza delle regole sociali elementari, dei principi morali basilari e la violazione dell’autorità statale.

Il comportamento dell’imputato ha causato alla parte civile uno stato di disagio morale, emotivo e sociale, ma anche un danno alla sua immagine all’interno del gruppo professionale di appartenenza, tra i familiari e nella cerchia dei conoscenti”si legge nella decisione del tribunale pronunciata martedì.

La sentenza non è definitiva e può essere impugnata da entrambe le parti.

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Giannini
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