Sebbene desideriamo che le festività significhino armonia e comprensione, in tali occasioni spesso sorgono tensioni. Il famoso psicologo Gáspár György ci offre alcune spiegazioni e soluzioni relative a questo aspetto.
“Contrariamente alla convinzione che le Feste riguardino solo armonia, pace e gentilezza… la realtà rivela anche la presenza di momenti di tensione o addirittura di conflitto. Ciò non significa che non abbiamo “Buone Feste”, significa che dobbiamo bisogno di esercitare la nostra intelligenza relazionale, in un mondo imperfetto.
1. Ogni conflitto nasconde (anche) l’opportunità per una comprensione più profonda di sé, dell’altro e della connessione tra noi.
2. Uno dei grandi miti sulle relazioni (e uno che ci colpisce anche durante le vacanze) è che se non litighiamo affatto significa che abbiamo buone relazioni.
3. Le relazioni richiedono lavoro da parte nostra e ci invitano a crescere, anche nei giorni festivi.
4. I conflitti sono di almeno due tipi: risoluzione di problemi (situazionali) e problemi ripetitivi (differenze fondamentali).
5. Le vacanze sono un contesto in cui possiamo praticare la “mentalità di squadra”, anche di fronte a conflitti ripetitivi.
6. Questa mentalità implica sostituire la critica, il giudizio dell’altro o l’atteggiamento difensivo con il riconoscimento che siamo nella stessa casa, siamo diversi e il dialogo facilita la connessione.
7. Quando si tratta di scontri psicologici durante le festività, non è tanto il motivo del conflitto quanto la volontà di fare ammenda e andare avanti (insieme).
8. La riparazione implica impegnarsi in interazioni positive: esprimere scuse, sorridere, rispecchiare la prospettiva dell’altro, convalidare il diverso punto di vista, assumersi la responsabilità del contributo personale, evidenziare ciò che l’altro ha fatto bene, ecc.
