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Quanto è costata la spesa di base per la Pasqua cattolica. I prodotti sono diventati più costosi rispetto allo scorso anno

Quanto è costata la spesa di base per la Pasqua cattolica. I prodotti sono diventati più costosi rispetto allo scorso anno
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La Pasqua cattolica si avvicina e la festività comporta una spesa seria. Dall’agnello alle uova, dal formaggio pasquale alle verdure, tutto costa più dell’anno scorso.

Le persone acquistano meno prodotti o porzioni più piccole, consapevoli che durante le feste si spreca più cibo.

Le provviste per la tavola di Pasqua gravano pesantemente sul bilancio familiare. Carne di agnello, formaggi, verdure, bevande o dolci sono aumentati in media del 30%, dicono i clienti.

Uomo: “I prezzi sono piuttosto alti, la carne di agnello 55 lei al chilogrammo. Un grande agnello costa 550, il resto delle verdure e tutto l’occorrente per il pranzo pasquale ammonta a 1.000 lei”.

Reporter: Hai già preventivato il budget per lo shopping di Pasqua?

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Donna: “Per le vacanze di Pasqua diciamo sui 300, sui 500 euro”.

Reporter: Cosa hai ottenuto con questi soldi?

Donna: “Abbiamo comprato la carne, ora le focacce, il pane, le uova da dipingere in casa. Che carino, formaggio, agnello che ho comprato, un quarto di agnello. Costano parecchio, ma cosa possiamo fare, questa è la vita, vanno comprati”.

Il giornalista di PRO TV News ha fatto un test e ha pagato 96 lei per uova, colorante per uova, organi di agnello e verdure.

Se aggiungiamo anche l’agnello, il cozonac, la pasca, una bottiglia di vino, le verdure per la zuppa e l’insalata, il carrello sale a 800 lei.

Nei negozi di alimentari molti sono frugali e scelgono pezzi più piccoli.

Ionuț Anghel, proprietario di un negozio di alimentari: “In generale, l’agnello non si compra più come una volta, ma viene porzionato intero. La maggior parte delle persone compra un lombo e alcune costolette per la zuppa. Rispetto allo scorso anno è cresciuto notevolmente, di circa il 30%”.

Chi vuole avere a tavola qualche antipasto più speciale, paga qualche centinaio di lei.

Laura Lupu, proprietaria di un negozio di alimentari italiano: «Per la tavola di Pasqua, sia cattolica che ortodossa, facciamo tanti taglieri di formaggi e di carne, che sia un prosciutto toscano o un san Danielle, accanto ai quali possiamo mettere un parmigiano o un pecorino o altri formaggi stagionati, semistagionati o fresco”.

I cristiani ortodossi stanno digiunando, per ora. Si godranno la Pasqua il 5 maggio, ma hanno già iniziato a cercare occasioni nei negozi.

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Giannini
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