Secondo un recente studio, il numero di persone che muoiono di ictus nel mondo potrebbe aumentare del 50% entro il 2050.
Un ictus si verifica quando il flusso sanguigno verso una parte del cervello viene improvvisamente interrotto. Senza l’apporto di sangue, le cellule cerebrali muoiono gradualmente e la disabilità si verifica a seconda dell’area del cervello interessata.
Esistono due tipi principali di ictus: ictus ischemico, quando il flusso di sangue al cervello viene bloccato (solitamente a causa di un coagulo), il cervello non riceve abbastanza ossigeno e le cellule muoiono, e ictus emorragico, quando si verifica un’emorragia nel cervello. La maggior parte degli ictus sono ischemici e sono associati a determinati fattori di rischio.
Sebbene non sia sempre possibile prevenire un ictus, poiché una percentuale dei casi è legata all’età e ai geni, esistono tuttavia molti altri fattori di rischio legati allo stile di vita.
Statisticamente parlando, ci sono cose che possiamo fare man mano che invecchiamo per ridurre il rischio, soprattutto quando si tratta di prevenire e gestire fattori di rischio come l’ipertensione, il diabete di tipo 2 e il colesterolo alto.
Tra i 20 e i 30 anni
La ricerca mostra che le abitudini di vita precoci possono aiutare a proteggere la salute cardiovascolare in età avanzata. Gli esperti sottolineano che non è necessario andare agli estremi. È necessaria una dieta sana (dieta povera di sale, grassi e zuccheri), esercizio fisico regolare, consumo di alcol a livelli ragionevoli e secondo le linee guida raccomandate. Certamente non fumare.
“Metà degli ictus e delle malattie cardiache sono dovuti all’ipertensione, che può essere facilmente ridotta, in particolare riducendo l’assunzione di sale, facendo più esercizio fisico e mangiando più frutta e verdura”, hanno detto gli esperti all’Independent.
Tra i 40 e i 50 anni
Le abitudini sane consigliate tra i 20 e i 30 anni sono ancora importanti quando si entra nella mezza età. Tuttavia, ci sono alcuni suggerimenti aggiuntivi. Il monitoraggio regolare della pressione arteriosa è importante, poiché non presenta sintomi e può passare inosservata per molti anni, dopodiché potrebbe aver già causato qualche danno.
Anche gli esami del sangue per i livelli di colesterolo e il test del glucosio per il diabete aiutano a gestire i fattori di rischio. Esistono ancora molti altri marcatori ematici utili per valutare il rischio cardiovascolare.
Anche il mantenimento di un peso sano è fondamentale, poiché l’obesità è un fattore di rischio per tutte le malattie cardiovascolari, compreso l’ictus. Infine, la gestione dello stress diventa sempre più importante durante questo capitolo della tua vita.
A 60 anni e oltre
Una delle cose fondamentali quando ci avviciniamo ai sessant’anni è garantire che eventuali problemi di salute coesistenti siano gestiti adeguatamente. Ad esempio, la fibrillazione atriale (FA) è un importante fattore di rischio, che di solito viene rilevato dopo i 60 anni.
La fibrillazione atriale si verifica a causa dell’invecchiamento del sistema cardiovascolare. Le camere del cuore non pompano in modo efficiente e c’è il rischio che si formino coaguli di sangue, che potrebbero portare ad un ictus.
Quali sono i sintomi dell’ictus?
A seconda della parte del cervello interessata si manifestano i sintomi corrispondenti, la cui caratteristica principale è che si manifestano all’improvviso. I sintomi più comuni sono debolezza o intorpidimento del viso, del braccio o della gamba, difficoltà di comunicazione, disturbi della vista, disturbi dell’equilibrio o un improvviso e forte mal di testa.
Se uno qualsiasi dei sintomi compare all’improvviso, è necessario recarsi immediatamente in ospedale.
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