Cura semplice ma obbligatoria per i lamponi: altrimenti vi ritroverete con un boschetto impenetrabile e pieno di piaghe
I lamponi hanno dato i loro frutti ed è ora di prendersene cura per raccogliere un ottimo raccolto l’anno prossimo.
Iniziamo a potare i lamponi alla fine di agosto o all’inizio di settembre, in modo che i rami inutili non tolgano nutrimento ai germogli fruttuosi in ripresa.
Per prima cosa rimuoviamo tutti i germogli che danno frutti: non ne hai più bisogno. Li tagliamo a filo del terreno in modo che non rimangano ceppi.
Insieme a tali fughe, ci liberiamo di tutti i deboli e i giovani. In modo che i germogli più forti e potenti rimangano nel cespuglio di lamponi: 2-4 per cespuglio.
Dopo aver pulito il lampone, passiamo alla seconda fase: lavorazione e alimentazione. Prima coltiviamo, poi allentiamo il terreno, lo annaffiamo abbondantemente e ora possiamo applicare il fertilizzante.
Trattamento
Dopo la potatura, a scopo preventivo, trattiamo i cespugli contro i parassiti con Actellin e Fufanon e contro le malattie con poltiglia bordolese.
Spruzziamo non solo i germogli, ma anche il terreno sotto i cespugli, ripulito dalle foglie cadute.
Il miglior condimento
Dopo aver elaborato i cespugli, iniziamo a nutrirci. I fertilizzanti vengono applicati sotto i cespugli dopo aver raccolto i residui vegetali.
Tra le migliori medicazioni ci sono i fertilizzanti organici, sparsi attorno a ciascun cespuglio.
Concimiamo i lamponi con cenere di legno o infuso di erbe. Puoi aggiungere compost, humus o torba a ciascun cespuglio, tenendo conto delle proporzioni: 4 kg di fertilizzante per metro quadrato di cespuglio di lamponi.
Se l’anno scorso è stata aggiunta materia organica al terreno, in questa stagione aggiungiamo fino a 30-40 g di solfato di potassio e fino a 40-50 g di perfosfato sotto i cespugli.