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3 errori principali quando si coltiva l’aglio. Per lo più, anche i giardinieri esperti lo fanno e perdono il raccolto

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Coltivare l’aglio è un ottimo modo per assicurarsi un contorno sano e una cura per molti disturbi. Tuttavia, anche i giardinieri esperti possono commettere diversi errori fondamentali che renderanno impossibili i loro sforzi. Questi possono portare alla perdita del raccolto. Scopri gli errori più comuni quando coltivi l’aglio.

Errore n. 1: Uso eccessivo di fungicidi

L’uso eccessivo di fungicidi senza reale necessità può danneggiare le piante.

Quando le foglie dell’aglio diventano gialle o secche alle punte, molti giardinieri si rivolgono ai fungicidi. È un errore!

Le punte secche e le foglie gialle sono solitamente la causa della carenza di azoto, non delle malattie fungine. Pertanto, la soluzione migliore è applicare l’ortica o altre erbe. Puoi anche utilizzare letame di pollo diluito in acqua per arricchire il terreno con azoto.

Diluire 1 litro di letame di pollo granulato con 10 litri di acqua. Mescolare e lasciare riposare per sciogliersi. Utilizzare in forma diluita. Per 10 litri di acqua, 0,5 litri di sottaceto.

Errore n. 2: Trascuratezza dell’irrigazione

Spesso si presume che le verdure a bulbo siano poco esigenti in termini di acqua. Allo stesso tempo, un’irrigazione adeguata è fondamentale per la salute e la crescita dell’aglio.

Le punte delle foglie e talvolta l’intera foglia inferiore iniziano a seccarsi, e non solo per mancanza di azoto. A volte la colpa è di una causa così prosaica come la mancanza d’acqua.

La qualità del raccolto peggiorerà quindi in modo significativo. Quindi, soprattutto nella stagione secca, non trascurare le annaffiature, con una buona quantità d’acqua. Almeno 20 litri per 1 m².

Errore n. 3: Raccolta a S. Anna

In passato l’aglio veniva raccolto il giorno di Sant’Anna, cioè il 26 luglio, e questa data è ormai molto radicata nella tradizione del giardinaggio.

A quel tempo, però, si coltivavano soprattutto varietà a foglia stretta, che non erano così esigenti in termini di data di raccolta.

Se hai l’aglio a foglia larga, non ritardare la raccolta. Appena vedete le sue foglie semisecche e che si spezzano, è il momento di tirarlo fuori dal terreno!

Un momento di raccolta errato può influire sulla qualità e sulla durata di conservazione dell’aglio conservato. Se evitiamo questi errori, possiamo aumentare significativamente l’efficienza del nostro raccolto.

Oggi abbiamo varietà diverse ed è cambiato anche il clima. Non sempre vale la pena attenersi alle vecchie regole, anche se molte di esse funzionano ancora.

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Giannini
Giannini è la tua guida affidabile al mondo dei consigli di vita. Con una vasta conoscenza ed esperienza in cucina, giardinaggio e altro ancora, ti offro ispirazione, suggerimenti e consigli per la tua vita quotidiana. La mia passione per la creatività e la preoccupazione per l'ambiente si riflettono nel mio approccio che ti ispira a vivere una vita migliore e più appagante.