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Dal programmatore, annunciatore delle parole del Vaticano. Carlo Acutis è una meraviglia del mondo moderno

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Pensavate che il mondo dei santi e delle sante sia chiuso da tempo, che sia solo una questione di reliquie senza alcun rapporto diretto con il presente? Tui hai torto.

La Chiesa cattolica produce nuovi santi come su un tapis roulant: in questa disciplina si è particolarmente distinto Giovanni Paolo II, che durante il suo pontificato ha beatificato complessivamente 1.388 personalità e ne ha canonizzate 482. Solo ora, però, il primo millenario viene dichiarato beato. E la sua specializzazione è la programmazione informatica!

L’ormai beato Carlo Acutis (†15) era, per gli standard odierni, un bambino piuttosto atipico. Fin da piccolo si distinse per una grande pietà, assisteva tutti i giorni alla Santa Messa, recitava il rosario nel tempo libero e si confessava una volta alla settimana.

Autostrada per il paradiso

Alcuni testi su Carlo provenienti dal Vaticano ricordano fortemente le biografie dei santi uscite dalle penne dei leggendari medievali. Secondo loro, ad esempio, un ragazzo di una ricca famiglia milanese avrebbe comprato con i suoi primi risparmi un sacco a pelo per un senzatetto che aveva visto tremare nel parco (al posto del gioco per computer che desiderava tanto). “Il mio progetto di vita è ancora quello di essere vicino a Gesù”, avrebbe detto all’età di undici anni. Poi, quando si manifestò la malattia, avrebbe dichiarato: “Morirò felice perché non ho sprecato un solo minuto di tutta la mia vita facendo cose che offenderebbero Dio”. La mia casa è l’eternità.’

“Siamo attesi in paradiso”, ha detto il ragazzo, secondo il quale l’Eucaristia (la Santa Comunione) era la sua “autostrada verso il paradiso”.

Ha scandito le giornate

“Gli piaceva molto giocare a calcio, ai videogiochi e amava i dolci, soprattutto il gelato e la Nutella”, racconta la mamma Antonia. “Ha anche preso molto peso a causa dei dolci e poi ha dovuto trattenersi, questo gli ha insegnato l’autocontrollo. Sosteneva: a che serve se un uomo vince mille battaglie ma non riesce a vincere le proprie passioni?’

Quando ha ricevuto il diario, ha preso l’abitudine di “segnare” ogni giorno su di esso. A seconda che fosse soddisfatto o insoddisfatto di se stesso, si dava un più o un meno. La mamma Antonia ricorda che Carlo era un “burlone nato”. In classe riusciva a far ridere compagni e insegnanti senza offendere nessuno. “Cercava sempre di rendere la vita dei suoi cari più bella e felice con varie piccole cose”, dice Antonia.

Ciò si manifestava, ad esempio, nel modo in cui ogni mattina si alzava qualche minuto prima per pulire la sua stanza e rifare il letto. “Sono rimasto stupito che qualcuno così giovane, bello e ricco stesse facendo cose così noiose e difficili”, ricorda il servitore indiano Rajesh di Carl. “Seguendo il suo esempio, finalmente sono stato battezzato dalla Chiesa cattolica.”

Ha portato sua madre alla fede

Carl rimase ferito (secondo l’agiografia attuale) quando i suoi compagni di classe non vivevano secondo la moralità cristiana. Ha cercato di spiegare loro che il corpo umano è un dono di Dio e, come la sessualità, deve essere usato e vissuto secondo il disegno di Dio. “Carlo considerava la sessualità qualcosa di assolutamente eccezionale, come se una persona collaborasse alla Creazione Divina”, ricorda la madre, che però non ha mai menzionato nessuna delle amiche di Carlo in nessuna intervista.

Invece, apprendiamo una serie di cose che farebbero piacere a Káj Mařík e ai Quick Arrows. Si dice che Carlo abbia “raccolto tutta la spazzatura che ha trovato mentre portava a spasso il suo cane e l’ha gettata nella spazzatura”. “Era il suo modo di migliorare quella parte di mondo in cui gli era stato dato di vivere”, spiega Antonia.

Un prete in paradiso

A undici anni Carlo cominciò a studiare i miracoli eucaristici. Smise di giocare ai videogiochi e investì il suo straordinario talento di programmatore nella creazione di un sito web che riassumesse questi miracoli dall’inizio della chiesa. Ognuno di essi (dovrebbero essere duecento) oggi ha una propria pagina con una descrizione dettagliata.

Nel 2006, quando aveva quindici anni, cominciò a pensare di studiare per diventare prete. All’inizio dell’anno scolastico, però, si ammalò di un malore che i medici inizialmente pensarono fosse una comune influenza. Solo in ospedale hanno scoperto che si trattava di leucemia mieloide acuta.

La morte poi è arrivata molto rapidamente. “Carlo adesso è prete in paradiso”, dice la madre…

Guarigione miracolosa di un bambino

Naturalmente Carlo Acutis divenne subito il beniamino della chiesa. “Per lui il computer era un modo per camminare per le strade del mondo – simile ai primi discepoli di Gesù”, lo elogia, ad esempio, l’arcivescovo Domenico Sorrentino di Assisi. Qui, nella chiesa di Santa Maria Maggiore, il giovane fu sepolto, vestito alla moda degli adolescenti con maglietta, jeans e scarpe da ginnastica.

Nel 2013, però, è stato interrotto dal suo sogno eterno nell’ambito dei rituali legati alla sua dichiarazione di Servo di Dio, nel 2018 è stato nominato venerabile, e quest’anno, il 10 ottobre, poi benedetto.

In quell’occasione i resti di Carlo furono esposti all’adorazione. Secondo gli organizzatori dell’evento, il corpo del Beato era “intero, ma non intatto”. Occorreva “rimontarli con arte e amore, soprattutto al volto” (non dimentichiamo che si trattava di resti già vecchi di 13 anni).

Si sta preparando la canonizzazione di Carlo. Inoltre, il miracolo necessario arrivò direttamente dal Brasile: Matheus, un bambino di sette anni gravemente disabile, che a causa di una deformità congenita dell’intestino poteva mangiare solo cibi liquidi, ma che di solito vomitava comunque, pregò Carl: ” Per favore, non vomitare così tanto!”

Poi accadde il miracolo e il ragazzo cominciò a ordinare quello che desiderava da anni mentre tornava dalla chiesa: patatine fritte, bistecche, riso, fagioli, semplicemente cibo tradizionale brasiliano. Ha detto che ha mangiato tutto senza sentirsi male. E i medici avrebbero dovuto constatare che il suo intestino fino ad allora deformato si era trasformato in un intestino del tutto sano…

Fonti: Fiori 2020/44,

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Giannini
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