Quando le ossa del piede vengono sfregate dalla pressione della scarpa, si creano inizialmente delle vesciche, che col tempo si induriscono formando calli (principalmente sulle o attorno alle dita) e calli localizzati (sulla pianta dei piedi). In sostanza si tratta delle cellule morte della pelle che non sono state rimosse in tempo e che pian piano si sono trasformate in antiestetiche protuberanze.
A cosa prestare attenzione
Le cause che provocano l’indurimento si dividono in due:
Il contatto con superfici dure costringe il corpo a creare qualcosa come una “seconda” pelle per proteggersi dalla pressione.
Le scarpe strette, soprattutto quelle con i tacchi alti, provocano calli sulle dita dei piedi e sulle piante a causa dell’intenso attrito.
Come eliminare i calli dai piedi? Semplici consigli pratici
Proteggi i tuoi piedi dagli sfregamenti indossando calzini di cotone poiché sono tollerati dalla pelle. Puoi anche aggiungere solette speciali alle tue scarpe, tagliate esattamente alla misura del tuo piede.
Non dimenticare di strofinare e rimuovere le superfici dure con una pietra pomice. Tuttavia, non è necessario rimuovere completamente i calli finché non danno fastidio. Per un risultato migliore, prova la crema piedi Compeed e i cerotti adesivi Hansaplast per calli e cartilagini.
Non rimuovere mai le superfici dure con un rasoio e non lasciare che lo faccia nemmeno il pedicure. Inoltre, prestare attenzione ai prodotti farmaceutici che rimuovono i calli, perché contengono acidi forti che possono causare ustioni alla pelle sana.
Se i calli ti causano dolore, consulta un podologo. Tratterà con cura i tuoi piedi problematici e potrà anche progettare solette appositamente per te, che assorbiranno la pressione dalle aree irritate. Nei casi più gravi, catturerà il problema tramite radiografie per individuarne le cause e discutere con voi la possibilità di un eventuale intervento.
Il consiglio dell’esperto
“Se le vesciche o i calli esercitano molta pressione su diverse parti del piede, possono provocare infiammazioni o piaghe aperte che si infettano facilmente. Si caratterizza come una condizione comune in chi soffre di diabete o affronta un problema circolatorio, ma non è da escludere che possa verificarsi anche in persone sane”, spiega il podologo, che raccomanda di non indossare scarpe strette o non anatomiche in tutti i casi. il tempo, suggerendo un cambiamento regolare tra tacchi alti e scarpe basse. “I piedi cambiano forma, soprattutto con la gravidanza, quindi non dimenticare di controllare di tanto in tanto la tua taglia”, spiega e aggiunge: “La giusta misura di scarpe è il primo passo per mantenere i piedi sani”.
Fonte: shape.gr