Cosa fare in primavera con le piantine piantate in autunno: non dimenticare, altrimenti moriranno
I giardinieri inesperti si trovano spesso di fronte a una situazione in cui gli eventi si svolgono come segue: una piantina piantata in autunno si sveglia con l’inizio della primavera, i suoi boccioli si gonfiano, poi le foglie iniziano ad aprirsi e all’improvviso la pianta si secca.
Innanzitutto, ricordiamo che tempo accade più spesso in primavera.
Di norma, le giornate soleggiate con temperature superiori allo zero lasciano il posto a gelate e nevicate, e questo “vortice” dura a lungo.
Cosa deve fare un residente estivo? La cosa più importante è liberare i cerchi del tronco d’albero dalla neve. Questo vale non solo per le giovani piantine, ma anche per gli alberi maturi.
Temperature estremamente elevate possono far risvegliare e crescere la piantina. Ma se il terreno è coperto di neve, non avrà il tempo di scongelarsi e le radici non saranno in grado di ricevere umidità.
Le foglie inizieranno ad assorbire umidità dal tronco e l’albero si disidraterà, portandolo alla morte.
Dopo aver pulito il cerchio del tronco dell’albero, se la temperatura è superiore allo zero, aggiungere un po’ di neve al cerchio in modo che si sciolga e l’umidità raggiunga le radici dell’albero.
E infine ricordiamo un’altra “piccola cosa”: durante questo periodo è importante anche proteggere le piantine dalla luce solare diretta. Per fare questo, puoi avvolgere il tronco dell’albero con un sottile materiale non tessuto bianco.
Ve lo avevamo già detto ad aprile.