“Vale la pena restare nel matrimonio per il bene dei figli?”: cosa risponde uno psicologo
Il matrimonio è nato come rapporto di cooperazione, negli ultimi decenni è avvenuta l’evoluzione dell’amore, mentre oggi per molte coppie -eterosessuali e omosessuali- si tratta di una formalizzazione formale del loro rapporto che dà diritto a diversi diritti.
In un’epoca in cui stereotipi e pregiudizi secolari vengono ribaltati, alcuni ne mettono in dubbio l’utilità e il valore di salvare un matrimonio travagliato.
Ad alcune delle domande contemporanee che sorgono viene data risposta, in modo conciso ma comprensibile, dalla psicologa Lisa Kaplin in un nuovo articolo su Yourtango.com
Dovremmo sposarci (o restare sposati) per il bene dei figli?
“Le prove non sono chiare se sia meglio per i bambini avere genitori sposati. Ciò che risulta dal prendere in considerazione tutti i parametri è che quelli con genitori istruiti di classe superiore – non necessariamente sposati – stanno meglio”.
Il matrimonio può arricchire la nostra vita?
“Ciò di cui abbiamo bisogno non potrebbe essere un vero partner con cui condividerlo?” Dovremmo considerare se il nostro futuro coniuge capisce come potremmo essere compatibili e sostenerci a vicenda attraverso le fasi complesse e spesso caotiche della vita? Dovremmo vedere il nostro potenziale partner oltre il suo aspetto esteriore, secondo il nostro sistema di valori e i nostri obiettivi di vita?”
Può un figlio salvare il mio matrimonio?
“Due adulti, completamente sviluppati e indipendenti, si uniscono per costruire prima una versione più forte e amorevole di se stessi, e poi una famiglia forte e amorevole. I figli quindi non devono essere l’unico anello di congiunzione di un matrimonio ma piuttosto il risultato dell’amore di due persone che scelgono consapevolmente di mettere al mondo dei figli. I bambini non dovrebbero sentirsi responsabili né del mantenimento né della rottura di un matrimonio.”
Il segreto per un matrimonio di successo è sposarsi per le giuste ragioni, ovvero amore, compagnia e sviluppo personale?
“E se avessimo una visione matura e realistica del matrimonio? Né dolcemente romantico né cinico. La storia del matrimonio, con tutti i suoi errori e fallimenti, può condurci a una versione nuova e migliorata. Un matrimonio che non è fatto né per la proprietà né per i figli, ma per l’amore e il contatto maturo ed eguale”.
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