Adrian Erimescu, direttore generale di , osserva che, secondo i dati del principale portale immobiliare della Romania, il mercato rumeno ha registrato, a partire dalla seconda metà del 2014, una tendenza generale al rialzo dei prezzi richiesti dai venditori di alloggi – nonostante alcuni diminuzioni naturali di volta in volta registrate. D’altro canto, nell’ultimo anno – e ancor meglio – si registra anche una tendenza ad aumentare il potere d’acquisto della popolazione, evidenziato dall’aumento della domanda nel segmento delle unità abitative più costose di 60.000 euro. “Quello che abbiamo notato è che la quota di ricerche di appartamenti Prima Casa è diminuita negli ultimi anni, ci sono più acquirenti disposti a offrire prezzi più alti”, sottolinea il funzionario Imobiliare.ro.
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Secondo gli operatori del mercato, l’attuale contesto economico è percepito dai potenziali acquirenti come favorevole all’acquisto di una casa. “Vediamo un mercato residenziale che si è disfatto, risvegliato dal sonno dopo il 2008, quando il mondo era molto moderato negli acquisti immobiliari. Tuttavia ora vediamo un contesto che favorisce l’acquisto di beni immobili”, afferma l’imprenditore di Timișoara Ovidiu Șandor. A suo avviso, gli acquirenti finali sono incoraggiati dall’evoluzione economica positiva del Paese, ma anche delle aziende in cui lavorano, un fatto che influenza la loro prospettiva sulla situazione finanziaria familiare e li aiuta a prendere importanti decisioni finanziarie, come l’acquisto una casa.
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Per quanto riguarda gli acquirenti di investimenti, essi costituiscono una categoria speciale di clienti, degna di considerazione da parte dei venditori di case, dato che anche la loro voglia di acquisto ha presupposti di crescita. Va tuttavia notato che oggi il profilo degli investitori nel settore residenziale è notevolmente diverso da quello del periodo del boom, poiché non sono più interessati a transazioni a fini speculativi.
