Gli “alberi da vassoio” – come vengono anche chiamati i bonsai – sono la creazione dei giapponesi: con la loro proverbiale meticolosità gli artisti del giardinaggio giapponesi hanno ottenuto “repliche” in miniatura delle più diverse piante da interno o da esterno. Impariamo anche noi a fare giardinaggio… su un vassoio!
Piccolo ma forte
I bonsai rimangono “piccoli” (da pochi cm a 1,50 m) a causa del volume ridotto di terra nel vaso, ma anche a causa dei tagli e dei trattamenti che vengono loro applicati. È spettacolare che, nonostante le loro piccole dimensioni, producano fiori delle stesse dimensioni delle piante normali.
5 lezioni di base
► L’intervallo di irrigazione ottimale è, in estate, uno o due giorni (o anche giornaliero); in inverno: da quattro a sette giorni.
► Il taglio della parte aerea rispetta il modello specifico della specie a cui appartiene il bonsai. Le radici vengono tagliate al termine del trapianto, dopo due o tre anni (rimuovendo un terzo della lunghezza o semplicemente pizzicandole).
► Il terreno: sarà acido per camelie, conifere; e uno normale per gli altri bonsai. In entrambi i casi è necessario un terreno leggero e sciolto.
► Bonsai provenienti da specie da esterno (conifere, aceri, pyracantha, tiglio, ginkgo biloba, tasso, ecc.) svernano all’aperto, in condizioni caratteristiche della specie (fare attenzione a proteggere il vaso, in modo che le radici non gelino).
► Bonsai ottenuti da specie coltivate come piante da appartamento che amano stare all’aperto durante l’estate; proteggeteli, però, dal sole cocente di mezzogiorno.