Chi era Marita Lorenz, l’amante di Fidel Castro. Un altro famoso politico entrò nel suo letto
, nato a Brema, in Germania, il 18 agosto 1939, è una delle figure più intriganti del XX secolo. Figlia di padre tedesco e madre americana, Marita trascorse la sua infanzia in un’atmosfera di influenze diverse che avrebbe preparato il terreno per una vita piena di avventure e pericoli.
Chi era Marita Lorenz, l’amante di Fidel Castro
Chi era Marita Lorenz, l’amante di Fidel Castro
Il suo destino si incrocia con quello di Fidel Castro durante un viaggio in nave dalla Germania a New York, con scalo all’Avana, guidato dal padre di Marita. La loro reciproca attrazione si trasforma presto in un’appassionata storia d’amore e Marita è convinta a seguire Castro a Cuba con il pretesto di diventare un’interprete ufficiale, secondo quanto riferito.
Tuttavia, la vita di Marita Lorenz è tutt’altro che una favola romantica. Incinta, Lorenz affronta complicazioni e manipolazioni del destino che la conducono lungo un percorso tortuoso. Dai presunti tentativi di Castro di convincerla ad abortire, al suo reclutamento da parte della CIA per assassinare il leader cubano, la sua vita è piena di momenti drammatici ed eventi scioccanti.
Infatti, come testimoniò nel settembre 2000 Jesus Yanez Pelletier, aiutante di Castro, prima di morire, essendo nel frattempo caduto in disgrazia, Marita voleva abortire. Il 15 ottobre 1959 diede alla luce prematuramente un bambino a cui chiamò Andrés. Consapevole che è il figlio di Pelletier, il capo della sua scorta, Marita sa che non lo riconoscerà.
Dopo essere tornata negli Stati Uniti nell’ottobre del 1959, Marita Lorenz fu reclutata dalla CIA e ricevette istruzioni presso un centro di formazione dell’agenzia. Gli furono offerti 2 milioni di dollari per cacciare Castro. Dai documenti risulta che anche lei fu reclutata da Cosa Nostra. La CIA assunse uno dei membri della Famiglia Chicago, Sam Giancana, per eseguire il piano per assassinare Castro. La mafia organizzò numerosi omicidi contro Fidel Castro a seguito della perdita di influenza a Cuba a causa della rivoluzione.
Nonostante le allettanti promesse e le molteplici influenze, Marita si lascia guidare più dai suoi sentimenti che dall’agenda politica di chi la circonda. Le sue testimonianze successive, come quelle contenute nel suo libro Caro Fidel: la mia vita, il mio amore, il mio tradimento, rivelano una donna complessa che naviga nelle acque torbide della politica e della passione.
Era anche l’amante dell’ex dittatore del Venezuela
Nel gennaio del 1960, secondo le sue stesse dichiarazioni, Marita Lorenz si recò a Cuba con alcune pillole velenose, che avrebbe aggiunto al latte di Castro, sapendo che gli piacevano i frappè. Poiché lo amava ancora, Marita decise di buttare le pillole nel water e quando si incontrarono fecero l’amore appassionatamente dopo aver offerto a Castro i 6.000 dollari che aveva ricevuto dalla CIA per aver completato la missione. Successivamente Marita divenne l’amante del generale Marco Perez Jimenez, ex dittatore del Venezuela, dal quale ebbe una figlia. Nel 1970 sposò l’amministratore di un condominio vicino all’ONU.
Dopo il suo ritorno negli Stati Uniti e il coinvolgimento in diverse cospirazioni e affari, Marita Lorenz rimane una figura enigmatica e controversa, coinvolta in eventi che hanno segnato la storia del XX secolo. Marita Lorenz, anche se si sostiene che sia stata reclutata dalla CIA dopo essere tornata negli Stati Uniti, ci sono indizi che fosse un’agente fin dall’inizio. Fu anche coinvolta nel complotto che portò all’assassinio di JF Kennedy. Il suo contributo ai momenti chiave della politica internazionale e dello spionaggio rimane un argomento di discussione e ricerca, illustrando la complessità e l’ambiguità umana di fronte al potere politico e agli intrighi.