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Il paese in cui l’anno ha 13 mesi. In che anno vivono i residenti qui e qual è la ragione di questo fenomeno unico?

Il paese in cui l'anno ha 13 mesi. In che anno vivono i residenti qui e qual è la ragione di questo fenomeno unico?
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Nel cuore dell’Africa orientale, si distingue non solo per la varietà dei paesaggi e la ricca storia, ma anche per l’unicità del suo calendario. Qui l’anno non è formato dai soliti 12 mesi, ma da un impressionante totale di 13 mesi, un fenomeno che aggiunge un tocco di mistero e distinzione alla cultura e alla vita quotidiana degli abitanti.

Lalibela, Etiopia. Foto: archivio.

Lalibela, Etiopia. Foto: archivio.

Calendario etiope

Il calendario etiope, noto anche come calendario Ge’ez, non è solo una convenzione temporale ma un’incarnazione dell’anno liturgico per le comunità cristiane etiopi ed eritree. Questo calendario solare combina aspetti religiosi e civili, essendo adottato sia in contesti ecclesiali che civili, scrivi quelli da

Similmente al calendario della Chiesa ortodossa alessandrina e della Chiesa cattolica, il calendario etiope aggiunge un giorno bisestile ogni quattro anni, tenendo conto non solo degli aspetti astronomici ma anche liturgici.

Come funziona il calendario etiope

Le caratteristiche principali del calendario etiope includono:

Discrepanza con il calendario gregoriano: Questo calendario differisce dal calendario gregoriano di circa 7-8 anni, differenza generata da un calcolo alternativo della data dell’Annunciazione.

Mesi e giorni epagomenali: Il calendario etiope è composto da 12 mesi di 30 giorni ciascuno, più un tredicesimo mese di 5 o 6 giorni epagomenali. Questi giorni epagomenali vengono aggiunti per mantenere la sincronizzazione con gli eventi liturgici.

L’inizio dell’anno: L’anno etiope inizia generalmente l’11 settembre nel calendario gregoriano, ma negli anni bisestili precedenti inizia il 12 settembre. La differenza di sette-otto anni tra i due calendari deriva da aggiustamenti specifici.

Capodanno in Etiopia: Kudus Yohannes e Enkutatash

Il Capodanno etiope viene tradizionalmente celebrato l’11 settembre, o il 12 settembre negli anni bisestili. Conosciuta come Kudus Yohannes o Enkutatash in amarico, questa celebrazione segna l’inizio di un nuovo ciclo ed è associata al dono di gioielli, che riflettono la ricchezza e la freschezza del nuovo anno.

Oltre al calendario distintivo, affascina con la sua diversità. Dalle imponenti vette dei Monti Simien agli aridi paesaggi della Depressione della Dancalia, il paese offre un viaggio attraverso sorprendenti contrasti geografici.

Antichi monumenti come la città in rovina di Aksum e le chiese rupestri di Lalibela portano un’impronta unica della storia e della cultura etiope. Qui, passato e presente si intrecciano in un paesaggio vibrante di tradizioni e diversità etnica.

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Giannini
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