Cori Grămescu: “Macarena parla di tutta questa rabbia inespressa di tante generazioni di donne”
Cori Grămescu, imprenditrice del fitness e nutrizionista. Foto: Facebook
“Macarena”, la canzone di Erika Isac, che ha sfondato Internet, ha suscitato numerose reazioni, anche da parte di celebrità e personaggi pubblici, tra cui Cori Grămescu, nutrizionista.
La hit “Macarena”, interpretata da Erika Isac, è controversa sia per le sue parole oscene, sia per gli argomenti tabù che affronta e i messaggi che trasmette.
In un post recente, il nutrizionista Cori Grămescu commenta il nuovo successo:
“./Macarena.
Sono cresciuta a Craiova e la preoccupazione principale di ogni ragazza di buona famiglia della città non era quella di farsi prendere da una puttana. Questo era più importante che non soffrire qualcosa, che era solo secondario rispetto alla vergogna di qualcuno che ti prendeva in giro. Penso che fosse lo stesso ovunque nel paese, non solo qui in città.
Ho mantenuto gli stessi riflessi per anni, senza che nessuno mi spiegasse cosa sia realmente l’abuso. Quando il mio amico della seconda media ha provato a fare sesso con me, la mia paura non era di soffrire qualcosa, ma di diventare una puttana. Aveva 12 anni allora, aveva appena superato la maggiore età. Naturalmente, cosa ci fa una settima puledra con una così grande? È stata colpa mia.
Al liceo, 3 miei amici hanno iniziato la loro vita sessuale con un atto senza consenso. Erano ubriachi e i ragazzi che vedevano pensavano che se non avessero urlato avrebbero detto di sì. Non era sì. Certo, cosa cercavano con alcuni ragazzi? È stata colpa loro.
Poi, all’università, quando la mia assistente di segreteria ha iniziato a chiamarmi in continuazione verso le 22 e le 11 di sera per chiedermi come andava lo studio per l’esame, dicendomi di fare la brava e studiare, che tanto non passerò l’esame esame a meno che non mi comporti bene, anche in questo caso non pensavo di soffrire nulla, mi sembrava strano che ci fossero solo poche ragazze all’anno e che stavo per essere preso di nuovo da una puttana. Non ho fatto l’esame e ho lasciato l’università. Devo aver fatto qualcosa, altrimenti la casa non mi avrebbe trovato. È stata colpa mia.
Vivo da solo da 24 anni. Lascio ancora le luci accese quando esco di casa e non cammino da sola per strada, da nessuna parte, di notte.
Ho preso lezioni di difesa personale e nonostante ciò ho sempre una manciata di chiavi in mano. Le ragazze sanno perché.
Chiamo le mie amiche quando sono in taxi o Uber, condivido un passaggio con loro e in generale preferisco guidare che bere. È in ogni senso più sicuro per me conoscere me stesso in macchina.
Macarena parla di tutta questa rabbia inespressa di tante generazioni di donne, in una società segnata dalla misoginia. Se così tante donne provenienti da così tanti contesti sono in sintonia con i testi, dovrebbe farti riflettere.
Sì, certo che sono parolacce, perché non puoi esprimere la tua rabbia con i popcorn rosa senza ferire nessuno. E sì, questa rabbia deve essere espressa ancora e ancora, perché altrimenti non miglioreremo.
Ed esprimere rabbia, contrariamente all’opinione rumena, è salutare. Dobbiamo esprimere la nostra rabbia e lasciarla liberare dal nostro corpo, attraverso l’arte, le percosse, le imprecazioni e qualunque cosa ci passi alla bocca, altrimenti tutte quelle energie rimangono bloccate nel corpo.
Se a volte ti chiedi perché mangi in modo compulsivo, perché senti il bisogno di intorpidire qualsiasi vita o di avvolgerti in un bozzolo di grasso per sentirti al sicuro, forse non fa male ascoltare questa canzone e imprecare a squarciagola, tutti i santi Per qualunque cosa accadrà.
Forse ti aiuterà a scrollarti di dosso un po’ del peso emotivo che continui a portare con te, racchiuso in quei chili di troppo.
Macarena/.”
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