Quello che i contadini rumeni davano da mangiare ai bambini, nel 1850. È stato un miracolo che abbiano raggiunto l’età adulta
Nel 1850 la vita per i figli dei contadini rumeni era tutt’altro che facile. In una società segnata da povertà e privazioni, il cibo e l’igiene erano particolarmente problematici, e la sopravvivenza fino all’età adulta era per molti versi un miracolo.
Contadini. Foto: archivio.
Cosa nutrivano i piccoli a quei tempi
Secondo quanto riportato in opere come “L’igiene del contadino rumeno” del dottor Gheorghe Crăiniceanu, il cibo per i bambini nelle campagne rumene a quel tempo era tutt’altro che nutriente e adeguato. Molti bambini venivano nutriti fin dalla tenera età con cibi come la polenta e altri nutrienti difficili da digerire, il che non faceva altro che esacerbare i problemi digestivi e contribuire a un’elevata mortalità infantile.
Oltre ad essere inadeguate, anche le condizioni di vita e l’igiene personale erano fattori importanti nella lotta per la sopravvivenza. Secondo i resoconti storici, i contadini rumeni evitavano di lavarsi e bagnarsi, considerandoli una pratica rara o addirittura un’eccezione. Questa riluttanza all’igiene portava all’accumulo di sporco e alla comparsa di un odore sgradevole, con gravi conseguenze sulla salute della pelle e sulla salute generale.
La mancanza di accesso a cibo nutriente stava portando a un’allarmante mortalità infantile
Sfortunatamente, la mancanza di accesso a cibo nutriente e adeguato stava portando a un’allarmante mortalità infantile. Le statistiche dell’epoca mostravano che nove morti su dieci tra i contadini erano causati dall’estrema povertà e dalle cattive condizioni di vita. Anche quando sono nati i bambini, pochi di loro sono riusciti a raggiungere l’età adulta a causa di queste difficoltà.
Così, nel 1850, il cibo e l’igiene rappresentavano sfide serie per i bambini contadini rumeni, e sopravvivere fino all’età adulta era un vero miracolo in una società segnata dalla povertà e dalle privazioni. È importante ricordare queste difficoltà per apprezzare i progressi compiuti in termini di salute e benessere da allora.