realizzato da Costin Ioniţă, è stato assegnato, giovedì sera, al prezzo di 10.000 euro alla prima asta di sculture di quest’anno organizzata da Artmark, presso la sede della casa d’aste Galleries e online.
Presentata al pubblico per la prima volta nel 2012, sul piedistallo su cui si trovava la statua di Lenin nella Piazza della Stampa Libera, “Hydra” dello scultore Costin Ioniţă, paragonata a “un drago con sette teste”, rappresenta, secondo ad Artmark, “una critica politica di classe, come ha testimoniato lo stesso artista”, e “le reazioni controverse al suo discorso non si sono esaurite, soprattutto da quando è riapparsa sotto i riflettori quest’anno elettorale”.
“L’idea dell’opera è che, alla fine, la classe politica è cambiata solo in apparenza, ma nella sostanza è la stessa. È un tema che rappresenta la politica post-dicembre. Perché Hydra? Perché Hydra è la mostro mitologico dal sangue avvelenato e dalle infinite possibilità di rigenerazione Le sette teste dell’Idra sono a forma di rose che emergono dal corpo decapitato della statua di Lenin. L’opera faceva parte del ‘Progetto 1990’ ed è stata esposta per la prima volta proprio al piedistallo della statua di Lenin nella Piazza della Stampa Libera”, ha spiegato Costin Ionita in un comunicato stampa inviato il 12 marzo da Artmark.
Tra le opere premiate a caro prezzo all’asta Artmark figurano: “Selfscape” di Daniel Rădulescu, a 10.000 euro, “Sărut” di Oscar Han, a 9.500 euro, “Archer at rest” di Ion Jalea, a 8.500 euro, ” Elan” di Marcel Guguianu, a 7.000 euro, “Chimeră” di Felix Aftene, a 6.000 euro.
Alla gente di Iași la scultura non piaceva
A Iași, l'”Idra” è stata esposta, a febbraio, in un parco nel centro della città, all’inizio di questa settimana, nell’ambito di una vasta mostra. In origine si trovava accanto al Gruppo Statuario dei Voivodi, un monumento storico. Ma già dopo il primo giorno è stato spostato a 30 metri di distanza. Collocata in un parco, la scultura finì per essere circondata da recinzioni metalliche e la Polizia aprì un procedimento penale per distruzione, dopo che l’opera era stata vandalizzata. Intitolata “Hydra”, l’opera è una satira sulla classe politica, afferma il suo autore, un artista di Bucarest.
“Lo trovo così… brutto. Qualcosa di brutto. Queste braccia con le rose… non so cosa simboleggiano le rose. La rosa è un bel fiore, perché l’hai messo lì?” disse una donna di Iasi.
Costin Ioniță, l’autore dell’opera: “Non so se essere felice o triste. Il mio lavoro ha un sottofondo politico. Si tratta di una sorta di messa al bando del partito comunista, ma in realtà erano gli stessi, hanno solo cambiato vestiti e si sono rinominati. Da qui l’Idra. Tagliagli la testa e appare il mostro mitologico, sto parlando di lui, taglia una testa e invece ne appaiono sette”.