La Lagana è il pane caratteristico del Lunedì Pulito. Guarda una ricetta per prepararlo tu stesso e scoprine la storia.
La Lagana, questo pane azzimo, gioca senza dubbio un ruolo dominante nella tavola di digiuno del Lunedì Pulito. La Lagana si prepara senza lievito. Leggi una ricetta facile per la lagana croccante.
Componenti
1,5 kg di farina 00
3 tazze e 1/2 di acqua
500 gr. farina dura
50 gr. lievito secco
40 gr. sale
40 gr. zucchero
Sesamo
Modo di cucinare
In una ciotola con poca acqua tiepida, sciogliete con cura il lievito, aggiungendo 2 cucchiaini. di farina dolce.
Lo lasciate lievitare per circa 20 minuti e poi lo trasferite in una ciotola più grande.
In questa ciotola più grande aggiungi il lievito e tutti gli altri ingredienti. Mescoli finché non si legano gli ingredienti e si crea un impasto appiccicoso. Naturalmente potete farlo anche con il multimixer o con il robot da cucina.
Una volta diventato soffice, coprite la ciotola con un canovaccio e lasciatela a temperatura ambiente per circa 20 minuti.
Dividete l’impasto in quattro palline e trasferitele in due teglie.
Indossiamo i guanti e stendiamo l’impasto fino a formare un corpo abbastanza sottile – e lungo.
Premi con la mano e lascialo stare per cinque minuti.
Con la parte inferiore di una forchetta bucherellare di tanto in tanto e aggiungere il sesamo.
Cuocere in forno preriscaldato per 45 minuti a 180°C.
Perché mangiamo la lagana il lunedì santo?
La storia della lagana attraversa tutta la tradizione alimentare dall’antichità fino ai giorni nostri. L’usanza della lagana è rimasta immutata nei secoli e viene solitamente preparata con amore dal fornaio del quartiere, croccante e golosa con semi di sesamo e consumata il Lunedì Pulito, il Primo Lunedì di Quaresima.
Il nome “Kathara” deriva dall’abitudine che avevano le massaie la mattina di questo giorno, di lavare tutti gli utensili da cucina con acqua calda e cenere, come “giorno di purificazione”. Venivano poi appesi sul posto dove rimanevano fino alla fine del digiuno. Anche in questo giorno, tutti uscivano con la famiglia in campagna, si sdraiavano a terra e mangiavano cibi a digiuno come halva, olive, tarama e lagana.
Dal Lunedì Pulito l’uomo si prepara, dopo le feste e il banchetto degli Apocrioni, a purificare la propria anima e il proprio corpo per giungere alla fine, cioè alla Pasqua e per risorgere nuovamente con la Risurrezione del Signore. Un tipico esempio è la lagana che ha la forma della “signora-Quaresima”, che rappresenta una donna alta con una croce sul capo, non ha bocca perché è tutta a digiuno.
Le sue mani sono giunte in segno di preghiera, ha sette gambe che simboleggiano le sette settimane di digiuno. Un’usanza usata per misurare il tempo durante la Quaresima era quella di tagliare ogni sabato una gamba e l’ultima veniva tagliata il sabato M. dove la nascondevano in un fico secco o in una noce e chi la trovava era il fortunato per la successiva giorno anno.
I fornai di quartiere fedeli alle nostre tradizioni preparano la lagana nel Lunedì Pulito contribuendo così alla preservazione dell’usanza, affinché le nuove generazioni abbiano l’opportunità di ascoltare, annusare e gustare la Quaresima perché i profumi quaresimali sono portatori indiretti di una profonda spiritualità.
fonte: newsit.gr