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Solo i più anziani lo ricordano: il cibo tradizionale delle Luci che gli uomini condividevano con i loro animali

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Solo i più anziani lo ricordano: il cibo tradizionale delle Luci che gli uomini condividevano con i loro animali

Un test potrebbe aver convinto anche i più giovani.

Negli ultimi decenni, la tradizione delle festività da Natale a Fota, ogni giorno per circa 30 giorni, ha fatto sì che sulla tavola ci fosse abbondanza di carne, dal tacchino per gli amanti della tradizione straniera all’agnello, tanti dolci, con miele amaretti e kourabiedes, ma anche i doppi. In alcuni paesini montani di Creta, però, negli ultimi giorni di questo periodo, si conserva ancora una tradizione dimenticata che pochi ricordano o conoscono.

La verità è che noi più giovani non abbiamo familiarità con questo alimento, soprattutto se non veniamo da Creta. Tuttavia, gli anziani di Creta mangiavano la photokolyva ogni anno alla vigilia dell’Aurora. La fotocolliva è un alimento squisito, anche se il nome non lo indica, composto da vari legumi e grano mescolati e bolliti insieme.

A Creta vengono anche chiamati capanni da pesca, palikarias, papoudia o photopapouda, a seconda della zona in cui lo incontrerete. Durante il Grande Digiuno delle Luci, i fedeli si astengono da cibi come l’olio per poter ricevere l’acqua benedetta il giorno dopo e le fotocabine avevano dentro tutto per mantenersi sazi, sazi ma non privati ​​del gusto.

I cretesi che lo cucinavano mettevano in una grande pentola vari legumi come fagioli, ceci, lenticchie, fave, fave, grano, ecc., li bollivano e li mangiavano senza olio, mentre ci sono testimonianze che i cibi stessi venivano dati anche ai loro animali il giorno. Anche gli animali li nutrivano, perché credevano che nella notte della vigilia delle Luci il cielo si aprisse e gli animali acquisissero la capacità di parlare. In questo modo, credevano che si stavano prendendo cura dei loro animali e non avrebbero ricevuto lamentele da parte di Dio per non essersi presi cura di loro.

Il segreto è mettere a bagno in acqua per tutta la notte i legumi più difficili da bollire. Si inizia la bollitura con i ceci e il grano e mezz’ora dopo si aggiunge il resto dei legumi. In molte regioni il cibo era accompagnato da cipolla fresca e aneto. I meno irriducibili del digiuno aggiungono anche olio.

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Giannini
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